No voy a descubrir nada nuevo. Pero ¿cuántas veces, ante la incertidumbre de un momento crítico, hemos escrito ríos de tinta para al final declarar que no lo tenemos claro? Pues a menudo, diría que ocurre cotidianamente ya que si hay un pecado frecuente en nuestra, y en otras profesiones cercanas, es el de querer ser oteadores, brujos, astrólogos, psicólogos de masas y lo que sea, con que vislumbrar el horizonte.
Hay que envidiar – con sana envidia – a esos columnistas del trazo que a menudo, con la genialidad de la síntesis dibujada, concentran todas las inquietudes de una sesuda y brumosa columna en una simple viñeta, que de simple tiene muy poco. Ahora, cuando todos nos preguntamos qué va a pasar en Egipto, donde la gente lleva once días clamando por pan y democracia, el genial Clay Bennett, del Chattanooga Times (Tennessee), saca la más clara de las columnas. Bueno, más que columnas, pirámides. Las preguntas del momento – quién tomará las riendas, con todo lo que eso implica en el escenario local e internacional – son más que claras.
Me gustó tanto que esta mañana, en televisión, llevé a pantalla la viñeta. Estoy seguro de que todos comprendieron, ahorrándose la lectura de muchas líneas.
¡Chapeau!
(Gracias a María Camarzana)
Non scopro nulla di nuovo. Eppure, quante volte, dinanzi all’incertezza di un momento critico, abbiamo scritto fiumi di parole per poi, alla fine, ammettere che le cose non ci sono chiare. Molto spesso, direi che capita ogni giorno perché se c’è un peccato frequente nella nostra professione, e in altre adiacenti, questo è il voler intravedere, essere maghi, astrologi, psicologi di masse e qualsiasi altra cosa che ci consenta di aver chiaro l’orizzonte.
Dobbiamo invidiare – con sana invidia – quegli editorialisti del tratto che spesso, con la genialità della sintesi disegnata, concentrano tutte le inquietudini di una cervellotica e nebbiosa colonna in una vignetta semplice, che di semplice in realtà ha ben poco. Ora, quando tutti c’interroghiamo su che cosa potrà accadere in Egitto, dove la gente da undici giorni clama per pane e democrazia, il geniale Clay Bennett, del Chattanooga Times (Tennessee), pubblica la più chiara delle colonne. Beh, più che colonne, piramidi. Le domande del momento – chi prenderà in mano le redini della situazione, con tutto ciò che significherà nello scenario locale e internazionale – sono più che chiare.
Mi piacque tanto che stamani, in televisione, portai la vignetta sugli schermi. Sono sicuro che tutti abbiano capito al volo, risparmiandosi la lettura di molte righe.
Chapeau!
(Grazie a María Camarzana)
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