Nos vemos, sin fecha ni horario fijo, en algunas pantalla o sintonía radio italiana o española. Y lo mismo ocurre en medios escritos. Tengo la inmensa suerte de no depender de nadie, de no deber nada a nadie y de poder opinar libremente cuando y donde solo yo lo considere oportuno.
«Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza»
«No habéis sido hechos para vivir como brutos, sino para seguir virtud y conocimiento»
Dante Alighieri, "La Divina Commedia", Inferno - canto XXVI

sábado, 12 de marzo de 2011

(55) El pulso firme de la información
Il polso fermo dell’informazione

Con su consiguiente tsunami, el terremoto que en las últimas horas ha sacudido Japón ha sido uno de los más fuertes y graves de los tiempos modernos. Todavía hay riesgos y consecuencias que necesitarán un tiempo para que se los pueda valorar en su justa dimensión. Para las vidas humanas perdidas, sólo nos queda la posibilidad de expresar dolor y compartir el duelo con las familias y los pueblos afectados. Aquí nos ocupamos de periodismo, de información y de opinión. Por eso, después de haber contemplado atónitos cientos de imágenes, fotografías y vídeos, y de haber escuchado muchas crónicas, quisiera destacar la frialdad, el valor y la profesionalidad de muchas y muchos reporteros, la mayoría japoneses, que se han jugado el tipo preocupándose muy poco por su propia incolumidad. Han tenido pulso, pulso firme, para que en el mundo pudiéramos tener una más realista aproximación a una enorme tragedia que, otra vez, nos dice como frente a la naturaleza somos muy poca cosa.
  ¡Chapeau! a los profesionales que en tiempo real nos están contando y enseñando la furia de la Tierra y la tragedia de muchos. Entre otros motivos, para que podamos valorar como poder expresar nuestra solidaridad.
Con il conseguente tsunami, il terremoto che nelle ultime ore ha squassato il Giappone è stato uno dei più forti e gravi dei tempi moderni. Ci sono ancora rischi e conseguenze che hanno bisogno di un tempo affinché possano essere valutati nella loro corretta dimensione. Per le vite umane perdute, ci resta solo la possibilità di esprimere il nostro dolore e di unirci al cordoglio delle famiglie e dei popoli colpiti.
  Qui ci occupiamo di giornalismo, d’informazione e di opinione. Per questi motivi, dopo aver contemplato, attoniti, centinaia d’immagini, foto e video, e dopo aver ascoltato molte cronache, vorrei porre in evidenza la freddezza, il coraggio e la professionalità di molte e molti reporter, la maggior parte giapponesi, che hanno rischiato preoccupandosi molto poco della propria incolumità.  Hanno avuto polso, polso fermo, affinché nel mondo potessimo avere una più realistica approssimazione a un’enorme tragedia che, ancora una volta, ci dice che dinanzi alla natura siamo poca cosa.
  Chapeau! ai professionisti  che in tempo reale  ci stanno narrando e facendo vedere la furia della Terra e la tragedia di molti. Tra gli altri motivi, anche per metterci in condizione di valutare come poter esprimere la nostra solidarietà.

1 comentario:

  1. È vero, grazie a cameramen, fotografi e reporter che rischiano, e rischiano molto, abbiamo la possibilità di contemplare nel salotto di casa ciò che accade dall'altra parte de mondo. In tempo reale.
    Mi domando, però, se la sovraesposizione e l'accumulo di notizie che fanno dimenticare rapidamente la precedente tragedia, tutto ciò non conduca all'assuefazione. Che è l'anticamera del cinismo.
    In ogni caso, è pur vero che chiudere gli occhi alla realtà comporterebbe altri rischi.
    A presto.
    Laura Martini, Milano

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